Italy Emergenze, Cisl FP e Uil Fpl: “Lavoratori senza stipendio e con mezzi insicuri: interventi immediati o pronti ad ulteriore mobilitazione”
Continua lo stato di mobilitazione per i 30 lavoratori della cooperativa
Perugia, 22 novembre 2024 – “Nonostante il lungo stato di agitazione, le promesse e gli impegni, la situazione dei 30 lavoratori della sede umbra della società cooperativa Italy Emergenza è ancora inaccettabile. Mancano gli stipendi da 60 giorni, lavorando peraltro con mezzi privi degli standard minimi di sicurezza. Un fatto che ci rende particolarmente delusi, amareggiati e indignati per la gestione di questa situazione da parte della società, che ha reso i lavoratori vittime di una condizione indegna e insostenibile che mina ogni residua fiducia nei confronti della dirigenza e della struttura aziendale”.
“I lavoratori aspettano da 60 giorni lo stipendio e continuano a lavorare senza percepire retribuzione. Questo li espone però a gravi difficoltà economiche: numerosi dipendenti, con figli a carico, si trovano nella drammatica condizione di non poter affrontare spese essenziali come mutui, affitti, bollette e altre necessità quotidiane. Il pagamento delle retribuzioni deve avvenire quanto prima, considerando il riconoscimento di 88mila euro arrivato dall’Agenzia delle entrate e notificato prima dell’ultima riunione in Prefettura. Alla luce di questa liquidità, quindi, occorre urgentemente il pagamento immediato delle mensilità arretrate relative a ottobre 2024. Il ritardo nel versamento delle retribuzioni non solo costituisce una grave violazione contrattuale, ma rappresenta un atto lesivo della dignità dei lavoratori. Non accetteremo ulteriori rinvii o giustificazioni in merito”.
“Denunciamo inoltre l’inaccettabile stato dei mezzi utilizzati dai lavoratori, privi degli standard minimi di sicurezza previsti dalla normativa vigente. Ai sensi del Codice Civile (art. 2087), il datore di lavoro è obbligato ad adottare tutte le misure necessarie a tutelare la salute e la sicurezza dei propri dipendenti. Le attuali condizioni lavorative però sono degradanti e minano non solo il benessere fisico e mentale dei lavoratori, ma anche la qualità del servizio erogato. Questa situazione, protratta per mesi, denota una mancanza di rispetto e considerazione per il personale e per i valori che dovrebbe incarnare un servizio pubblico essenziale come quello che fornite. Non intendiamo accettare ulteriori ritardi o inadempienze e siamo pronti, in tal caso, ad ulteriori azioni amministrative o legali, per tutelare i lavoratori”.
Così in una nota Marcello Romeggini (Cisl Fp) e Monica di Angelo (Uil Fpl)