Tecnologie, Panfili (Feneal Uil Umbria): “Così l’IA può migliorare il mondo delle costruzioni”

Alessio panfili convegno feneal

Perugia, 3 marzo 2025 – “La digitalizzazione, intesa come integrazione di tecnologie, rappresenta anche nelle costruzioni, un elemento chiave per affrontare le nuove sfide legate a clima e sostenibilità e come molti progressi si stiano facendo in tutti gli Stati Europei”. Così il segretario generale della Feneal Uil Umbria, Alessio Panfili, intervenendo ieri al convegno ‘Formazione, consapevolezza dei rischi e il contributo della digitalizzazione e dell’AI’, organizzato da Ance Umbria nell’ambito dell’edizione 2025 di Expo Casa.

La linea guida deve essere l’integrazione: “Senza avere la capacità di integrare queste tecnologie avanzate in modo responsabile e strategico non saremo in grado di creare un ambiente costruito più efficiente, sicuro e sostenibile. Per noi è essenziale che la transizione digitale sia guidata con attenzione, garantendo che l’elemento umano e l’etica rimangano al centro delle decisioni.  Dobbiamo capire che, sebbene ancora in fase di sviluppo – spiega Panfili – l’intelligenza artificiale sta già entrando nei cantieri, specie in alcuni ambiti particolari, come la progettazione e la pianificazione, in cui la sua applicazione offre maggiore supporto. L’IA è in grado di analizzare grandi quantità di dati storici in tempo reale, consentendo di prevedere in modo più accurato i tempi di completamento delle varie fasi di costruzione, il consumo di risorse e le principali criticità che potrebbero verificarsi durante l’arco realizzativo del progetto, anche in un’ottica di sostenibilità e transizione ecologica. Un’altra applicazione molto importante e che particolarmente ci sta a cuore, è l’utilizzo dell’IA come valido supporto per migliorare la sicurezza sul lavoro nei cantieri. Le nuove tecnologie possono, infatti, essere impiegate, per migliorare i controlli e la gestione della sicurezza, attraverso un’analisi e un monitoraggio continuo dell’andamento dei lavori, individuando in tempo reale la presenza di rischi sopravvenuti e di eventuali situazioni pericolose del cantiere, o monitorando i macchinari. Ad esempio per identificare e segnalare comportamenti non conformi o situazioni di emergenza, come l’accesso non autorizzato a zone pericolose o l’uso improprio di attrezzature”.

“L’intelligenza artificiale in questo caso, sempre attraverso i sensori, potrà prevedere il momento in cui le attrezzature o le strutture potrebbero richiedere manutenzione, evitando guasti improvvisi che potrebbero causare situazioni pericolose o ancora per automatizzare processi che comportano rischi significativi per la sicurezza. Robot sempre più performanti e collaborativi lavoreranno a stretto contatto con gli esseri umani assumendo proprio quei compiti specifici, riducendo il rischio di incidenti e migliorando la sicurezza sul luogo di lavoro. Oltre a questo, con l’intelligenza artificiale diventerà possibile dotare l’operatore di cantiere dei dispositivi indossabili che possano fornire feedback in tempo reale ai lavoratori, avvisandoli di potenziali rischi oppure fornendo istruzioni per eseguire compiti in modo sicuro. L’integrazione dell’IA nell’edilizia ha le sue complessità e le sue peculiarità e solo una gestione attenta di questi aspetti potrà massimizzarne i vantaggi, attraverso ad esempio la formazione del personale e l’adozione delle migliori pratiche nella sicurezza e nell’etica dell’IA. Le sfide da affrontare sono molteplici e per questo occorre prepararsi”.

“Il sindacato deve farlo perché la digitalizzazione rappresenta il futuro. Occorre avere una vera e propria industria delle costruzioni ed una filiera ad economia circolare che sia aperta alle nuove tecniche costruttive, all’intelligenza artificiale, ai nuovi materiali e all’innovazione, investendo però su persone, mezzi e tecnologie per concorrere sul terreno della qualità e non dei costi. Salari più equi, maggiore professionalizzazione e massima sicurezza nei cantieri sono obiettivi da raggiungere per accogliere nel migliore dei modi le sfide dell’intelligenza artificiale perché il lavoratore ne possa trarre un vantaggio e non un danno”.

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